04 gennaio 2008

La befana vien di notte...


...con le toppe alla sottana:Viva, viva la Befana!
...col vestito alla romana:Viva viva la Befana!
...col cappello alla romana:Viva viva la Befana!
...porta un sacco pien di doni che regala ai bimbi buoni
...con la scopa di saggina:viva viva la nonnina!
...se ne compra un altro paiocon la penna e il calamaio
....viene e bussa alla tua portasai tu dirmi che ti porta?
...viene, bussa e scappa via,la befana è mamma mia
....il suo sacco è pien di toppee le ossa ha tutte rotte
....il vestito trulla là, la Befana:"Eccomi qua!!!"
...con la gerla sulle spallee le calze rosse e gialle
...s'è scucita la sottana:viva, viva la Befana!
...il cappello alla tramontana,viva, viva la Befana!



Curiosità sulla BEFANA! [fonte wikipedia]


Secondo il racconto popolare, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.


La festa della Befana deriverebbe da antichi elementi folclorici pre-cristiani, recepiti ed adattati dalla tradizione cristiana. L'origine di questa figura è probabilmente da connettere a tradizioni agrarie pagane relative all'inizio dell'anno. In tal senso l'aspetto da vecchia sarebbe da mettere in relazione con l'anno trascorso, ormai pronto per essere bruciato per "rinascere" come anno nuovo. In molti paesi europei infatti esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all'inizio dell'anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima o Brusa la vecia). In quest'ottica l'uso dei doni assumerebbe un valore propiziatorio per l'anno nuovo. Un'ipotesi suggestiva è quella che collega la Befana con una festa romana, che si svolgeva all'inizio dell'anno in onore di Giano e di Strenia (da cui deriva il termine "strenna") e durante la quale si scambiavano regali.