17 luglio 2009

Prevenire il sordomutismo

In Italia, circa sette milioni di persone hanno problemi d’udito, e di questi circa il 7% hanno una sordità invalidante. Ogni anno, nascono più di mille bambini con problemi di sordità congenita.
La causa della sordità dei bambini alla nascita è da ricercare sia in problemi genetici, sia in alcuni agenti patogeni virali come la rosolia, il citomegalovirus, l'herpes virus, o agenti protozoari come il toxoplasma o batterici, come la sifilide, contratti dalla madre durante la gravidanza.

E’ fondamentale, in qualunque caso, riconoscere e diagnosticare l'ipoacusia nel minor tempo possibile (entro l’età pre-verbale) in modo da poter intervenire tempestivamente, fornendo al bambino una stimolazione acustica ed evitare che la malattia provochi anche il mutismo nel bambino.

L’uso di impianti cocleari consente al bambino di ascoltare i suoni e le voci che lo circondano, favorendo e sviluppando le capacità cognitive e verbali. L'intervento chirurgico dura circa due ore ed attraverso una incisione di 4-5 centimetri dietro l'orecchio, ed una più piccola nella coclea, vengono posizionati i dispositivi elettronici che sostituiscono completamente la coclea e convertono i suoni in stimoli elettrici che attivano direttamente il nervo acustico. Ad oggi sono stati effettuati più di cento interventi, specialmente sui bambini, che hanno avuto degli ottimi risultati.

In questi ultimi tempi i pediatri e gli otorinolaringoiatri sono molto più attendi a questo problema, e si stanno impegnando per diffondere lo screening neonatale in tutte le regioni d’Italia, e non solo per i bambini “a rischio” , che attraverso due semplici esami l'otoemissione acustica e i potenziali evocati, può diagnosticare la sordità infantile sin dal secondo giorno di vita ed intervenire tempestivamente.

[Fonte: UniversOnLine - Foto: flickr]

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