I "no" che fanno crescere
L' educazione dei cuccioli d' uomo è sempre stato un tema largamente dibattuto. Dai permissionisti agli inflessibili le teorie si sprecano e i consigli fioccano come una tormenta di neve a Cortina. Sicuramente la tendenza dei genitori negli ultimi decenni è stata quella di assecondare i loro pargoli in tutti (o quasi) i loro bisogni e capricci. Il motivo principale di tale permissivismo deriva, secondo gli esperti, dal fatto che la negazione crea dubbi, ansietà e sensi di colpa. Non dimentichiamo poi che e' molto più facile annuire che educare.
Alla fine però chi subirà gli effetti negativi di questa non-educazione sembra che siano proprio i ragazzi, che si ritrovano a un certo punto senza un reale punto di riferimento, una figura che li accompagni e guidi nelle varie tappe della loro crescita.
Siccome i nostri figli sono anche il nostro futuro, ci tocca rimparare a porre loro dei "paletti", a imporre delle regole per stare a questo mondo. Impareranno a conquistarsi le cose e a goderne con maggiore orgoglio, impareranno a rispettare il prossimo e avere piu' fiducia in se' stessi, impareranno anche ad essere piu' autonomi.
Un consiglio, affinché questo "lavoro" sia meno duro: educhiamoli alle regole fin da piccoli. Poche, semplici e sacrosante, date dai genitori (siate coerenti!!!) li aiuteranno: se necessario non abbiate paura di punirli e di spiegare loro l' errore commesso, capiranno che quello che hanno fatto non e' giusto e cominceranno a distinguere ciò che è bene da ciò che non lo è.
Questo, a parer mio, è un buon primo passo per la "costruzione" di una nuova, migliore, società civile.
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