13 ottobre 2008

Sindrome di down: un nuovo esame semplice e non invasivo

Un nuovo esame prenatale, un semplice prelievo del sangue, potrà determinare se il feto è affetto dalla Sindrome di Down.
La Sindrome di Down è causata dalla presenza di tre cromosomi 21 anziché solo due, e comporta dei ritardi mentali, più o meno gravi ed una maggiore predisposizione alle infezioni  e malattie cardiache.

Questo esame sarà una buona alternativa a chi non vuole effettuare test invasivi come l'amniocentesi; quest'ultima infatti viene effettuata dopo la 15° settimana gestazionale, prelevando un campione del liquido amniotico del feto, attraverso l'inserimento di un ago nell'addome della mamma, e che richiede un periodo di riposo successivo all'esame; inoltre il rischio di aborto successivo o problemi al feto  è pari al 1%.

Secondo alcuni ricercatori della Stanford University in California, nel sangue della mamma è presente del DNA fetale, facilmente analizzabile attraverso un prelievo sanguigno. Attraverso questo esame sarà possibile evidenziare oltre alla Sindrome di Down, altre alterazioni cromosomiche quali la sindrome di Edward e la sindrome di Patau. Altri punti a favore di questo esame sono la precocità con cui può essere effettuato, già alla 5° settimana e la velocità del risultato, disponibile già dopo pochi giorni.
Lo studio è stato effettuato su un campione di 18 mamme, e secondo le previsioni dell'equipe potrebbe essere disponibile fra due o tre anni. 


News dall'associazione

L'associazione Mamme Domani Onlus ha avviato il progetto Nemo "Un cuore che batte",  riservato alle coppie in attesa di bambino con handicap per accompagnare la nuova famiglia fino a dopo il parto, imparando insieme ad amare il bimbo nelle sue diversità. Il corso si svolgerà a partire dal 6° mese di gravidanza e prosegue nel primo mese di vita del bebé. Per informazioni contattare l'associazione da qui

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